La zampogna a paro
La zampogna è uno strumento musicale appartenente alla famiglia degli aerofoni muniti di ancia. Contrariamente agli altri aerofoni che
funzionano finché il suonatore vi soffia dentro, la zampogna riesce a suonare con continuità, senza interruzione di suono, grazie alla sacca di cui è munita.
Quest’ultima, chiamata “otre”, funge da serbatoio e rappresenta una riserva d’aria che continuamente alimenta le ance dello strumento.
Si chiama zampogna a paro perché le due canne melodiche principali, ossia quelle su cui poggiano le dita del suonatore, sono della stessa misura. In dialetto siciliano si dice che le due canne finiscono “a paru”, ossia sono di pari lunghezza.
La zampogna a paro può avere quattro o cinque canne. Due sono le canne melodiche principali, chiamate rispettivamente: “chanter destro” o “canna ritta”, con cui viene eseguita la melodia e “chanter sinistro” o “canna manca”, con cui viene eseguito l’accompagnamento.
Le altre canne invece, in numero di due o tre, sono a suono fisso. Prendono il nome di bordone grave o “bassu”, bordone medio o “quatta”, bordone acuto o “fischietto”. Il numero dei bordoni dipende dalla grandezza della zampogna che può essere di tre misure: piccola, media e grande. Le prime due sono generalmente a quattro canne , mentre la grande ne monta solitamente cinque.